Tutti noi conosciamo la frase incisa all’ingresso del tempio di Delfi e ripresa poi da Socrate e da altri filosofi: Conosci te stesso.
Un’indicazione preziosa per ogni percorso di crescita personale, perché rappresenta il punto di partenza per giungere ad avere uno sguardo di amore incondizionato verso se stessi. Scoprire e riflettere sul nostro mondo interiore, sulle nostre emozioni, analizzare i nostri pensieri, scoprire i nostri punti di forza e i nostri talenti, accogliere i nostri limiti quali parti di noi, scoprire le nostre convinzioni limitanti, smascherare le nostre abitudini viziose, in una parola “conoscere se stessi”, sono tutti passi necessari per acquisire quella saggezza su di noi che rappresenta la fonte della nostra felicità.
Nella nostra quotidianità però, tanto più se vivi in città come Milano, dove i ritmi sembrano ostacolare il silenzio interiore, dove ti accorgi di essere sempre di corsa e sempre in ritardo, l’introspezione diventa sempre più difficile. Eppure quanto appare urgente il regalarsi e concedersi del tempo per se stesse per ritrovare il proprio centro e scongiurare il rischio di smarrirsi nell’affrontare tutte quelle situazioni che fanno parte della vita?
Scegliere di iniziare un cammino di crescita personale che come life-coach sento di consigliare a tutte le donne, giovani e meno giovani, e che nella mia vita è e continua ad essere la mia priorità, ritengo che sia un passo importante nella propria esistenza.
Significa riconoscerne il valore, significa accorgerci che non siamo fatti per trascorrere le giornate senza uno scopo, non siamo fatte per agire rispondendo solo a dei doveri o reagendo a degli stimoli ma che ogni cosa che facciamo è frutto di una scelta: la scelta della nostra identità, della nostra autenticità, dei nostri valori, della nostra missione nel mondo.
Avviare un processo di consapevolezza ci consentirà di scoprire quanta ricchezza si nasconde dentro di noi e di cui non ne sospettavamo l’esistenza, e ci farà scorgere che la felicità è possibile a partire dal processo stesso, perché ci porterà ad aumentare la stima in noi stesse, la fiducia nelle nostre capacità, a vivere una vita piena.
Ma chi può avviare un tale processo? Tutte. Tutte coloro che vogliono smettere di sognare ma desiderano dare compimento ai loro desideri e progetti, che sono consapevoli di essere le uniche responsabili della loro vita, che sono disposte ad accogliere le sfide, che vogliono imparare a guardare le fatiche come opportunità, che desiderano approcciarsi all’ignoto per scoprire l’immensità della propria persona.
A volte sarà un salto nel vuoto che ci chiederà di avere fiducia nel processo, a volte sarà una meravigliosa scoperta, la scoperta che “ce la possiamo fare”, a volte sarà un passo a due nel quale ci accorgeremo di aver bisogno che qualcuno ci prenda per mano e ci accompagni per aiutarci a mantenere il nostro focus e la nostra direzione.
C’è una frase di Jung che mi piace e che dice: “Chi guarda fuori sogna; chi guarda dentro si desta.”
Allora incomincia creando un tuo spazio esterno ed interno. Ritagliati durante la giornata un tempo per fermarti dal turbinio delle cose da fare, per rallentare il tuo corpo e il tuo pensiero e incominciare a chiederti:
- Quali sono le aree della mia vita sulle quali vorrei avviare un miglioramento?
- Che cosa sono disposta a fare?
- Quali sono gli ostacoli che incontro?
e ancora
- Cosa mi spinge ad alzarmi ogni mattina?
- Quali sono i miei valori e come li sto integrando nella mia vita?
Prenditi un quaderno e scrivi tutto quello che ti viene in mente. Non avere paura di usare forme grammaticali scorrette, stai scrivendo per te e solo per te, stai parlando con il tuo cuore e lì c’è solo una regola: l’autenticità.
Non aver paura dei tuoi pensieri e metti a tacere il giudizio su te stessa perché come diceva Eraclito: “Non troverai mai la verità, se non sei disposto ad accettare anche ciò che non ti aspettavi di trovare”.
La verità è la misura per la tua crescita. Inizia dunque a creare l’abitudine a stare con te stessa, a guardarti dentro, a porti le domande giuste, quelle in grado di darti la voglia di continuare a scoprirti e, quando questa abitudine sarà consolidata, sarai pronta ad agire affinché i tuoi pensieri ricevano quegli strumenti adatti per procedere al cambiamento.
Sì perché come il terreno ha bisogno di essere arato prima di essere seminato, così anche noi abbiamo bisogno di svegliarci da quel torpore interiore, che ci fa ritenere di non aver niente da dire a noi stesse, che non ci consente di accorgerci che in realtà possiamo essere estremamente fertili. Se ti fa piacere iscrivendoti a Bouquet, la mia newsletter mensile, riceverai come dono “A come amarsi” i primi passi per incominciare il tuo cammino di crescita personale verso l’amore per te stessa.